In allegato:
1. bilancio consuntivo relativo al periodo 26 novembre (data dell’inizio del mio ministero) al 31 dicembre 2017;
2. bilancio consuntivo relativo all’anno 2018;
3. verbale di approvazione del bilancio da parte del CAEP.
Il dovere della trasparenza nella gestione delle diverse offerte s’impone come atto dovuto. Il Codice di Diritto Canonico e le norme diocesane stabiliscono che il bilancio consuntivo dell’anno trascorso venga presentato in Curia entro il 31 marzo.Fin dagli inizi del mio ministero ho preso atto dell’assenza in Parrocchia del CAEP e solo dopo alcuni mesi, grazie alla disponibilità di alcuni parrocchiani, è stato regolarmente costituito.
La situazione attuale della Parrocchia, sotto l’aspetto economico, appare problematica, per questo motivo, il ricorso alla Curia Arcivescovile è necessario.
Per quanto riguarda i lavori di restauro della Parrocchia non sono ancora evidenziati i pagamenti (SAL) e le onoranze dei professionisti, a motivo della non trasmissione delle somme da parte della Curia Arcivescovile, che gestisce i finanziamenti erogati dalla CEI.
Altra questione è quella relativa all’affitto di alcuni terreni di proprietà della Parrocchia e intestati e amministrati dalla Confraternita della Madonna del Rosario, grazie al generoso impegno del Priore Tonino Pala, del Vicepriore Vincenzo Fa e del Cassiere Pino Arrigo, nel far fronte a diverse pendenze pregresse.
Sento di ringraziare tutto il Consiglio per gli Affari Economici Parrocchiale: Francesco Turnu, Maria Giovanna Melis, Luca Pala, Gianmichele Murgia, Annuccia Santucciu, Anna Pala e Giuseppina Pala. Tutti e ciascuno, in questi mesi, hanno dimostrato senso di responsabilità, discrezione e competenza nell’assolvere il proprio compito nella diretta amministrazione economica della Parrocchia.
L’analisi delle voci relative a diverse offerte, evidenzia da un lato una generosità, espressione del desiderio di rinnovamento anche sotto l’aspetto finanziario, dall’altra fa emergere la fatica ad aprirsi con fiducia nella gioia della condivisione gratuita rispetto “all’obbligo” della retribuzione per ‘un servizio o per una prestazione religiosa’.
Mi preme infine precisare che la Parrocchia, per quanto concerne la celebrazione di SS. Messe, celebrazioni di funerali, battesimi, matrimoni, prime comunioni e cresime e servizi vari, non richiede nessuna offerta e non stabilisce nessun tariffario. Anche in questo caso l’offerta può aver senso se fatta con generosità e fiducia nel valore della Comunità.
Le offerte che vengono consegnate personalemente al Parroco, sono tutte destinate alle diverse necessità della Parrocchia e pertanto gestite dal CAEP.
Solo la carità autentica e la fiducia nel valore della Comunità potrà aiutarci a condividere la nostra fede anche attraverso la condivisione dei nostri averi, consapevoli che, come dice Sant’Agostino: una gioia condivisa con molti é più abbondante anche per ciascuno.
don Alessandro