ANNO PASTORALE 2022/2023

“Venite alle nozze”

Il nuovo anno pastorale 2022/2023, che abbiamo inaugurato domenica 02 ottobre con la celebrazione dell’Eucarestia presieduta dal nostro Vescovo, ha segnato la graduale ripresa di tutte le attività parrocchiali.

Dopo due anni di difficile prova, trovo molto attuale il semplice e chiaro invito di Gesù nel Vangelo Venite alle nozze! 

Si, l’invito non a fare/dare/offrire qualcosa ma condividere la gioia di una proposta che ha il gusto dell’amore. Dio ci sta dando segni concreti della sua presenza in questo nostro tempo, anche nella nostra Parrocchia, di quali risposte siamo capaci?

Siamo tutti invitati a riascoltare le nostro cuore questo rinnovato invito Venite alle nozze! Si, un invito a riscoprire nella bellezza degli incontri la gioia della festa caratterizzata non dalle solite cose da fare in parrocchia ma dalla scoperta di un modo nuovo di stare insieme per saper costruire pazientemente relazioni significative. L’invito venite alle nozze ci invita a far credito e ad entrare con coraggio in questo nuovo tempo con un ‘abito’ nuovo…

Si tratta di riconoscere, umilmente, che dietro le tante cose da fare, si nasconda l’abito vecchio di una continua ricerca di sé stessi che ci svuota e ci impoverisce ulteriormente.  Si tratta di indossare l’abito nuovo per passare da una «pastorale del fare» e «dei servizi» a una «pastorale di relazioni», dal salone parrocchiale agli ambienti di vita, dislocandosi nei luoghi dove vive la gente. In altri termini, superare una mentalità prevalentemente incentrata sull’organizzazione dell’esistente per favorire un approccio «generativo» che ha a cuore prima di tutto le persone e cerca di raggiungerle nelle dimensioni degli affetti, del lavoro e del riposo, delle fragilità, della tradizione e della cittadinanza.

Come collaboratori del Vangelo e della gioia dei fratelli, in questa stagione della vita ci viene chiesta una sorta di «transumanza» verso una regione dove le nostre attività siano realmente a servizio della vita concreta delle persone che avviciniamo e sui loro passaggi vitali.

La lettera pastorale del nostro vescovo padre Roberto, ci invita a non rassegnarci all’apparente insignificanza del seme, ma a scoprirne il potenziale della Grazie presente in questo nostro tempo.

La nostra Parrocchia è un grembo che può generare ancora la fede, come un piccolo seme che accolto e fecondato, fa nascere qualcosa di grande già nel presente, qualcosa che genera vita ed è capace di trasmetterla.

I servizi e i ministeri indicati di sotto, ci offrono un quadro indicativo della nostra Parrocchia. Nel ringraziare tutti coloro che offrono energie di mente e di cuore per la Comunità, chiediamo insieme al Signore il dono di saper spendere il nostro tempo e i nostri carismi e di saper godere la gioia del servizio come un dono dello Spirito per l’utilità comune.

SERVIZIO E MINISTERI 2022/2023

Riguardo a coloro che hanno confermato il servizio in Parrocchia nasce spontanea la gratitudine. A coloro che iniziano un nuovo servizio, magari dopo averne svolto degli altri, l’incoraggiamento a perseverare nonostante qualche cambio che potrebbe destabilizzare. A coloro che invece iniziano un servizio, il benvenuto e l’augurio che il proprio servizio sia fecondo e espressione di amore. Riguardo a coloro che hanno lasciato un servizio, va ugualmente la gratitudine per ciò che si è donato. Potrebbe a riguardo sorgere la tentazione di verificare i numero e l’organico della Parrocchia. L’arcivescovo padre Roberto a questo riguardo, nella sua ultima lettera pastorale ‘Granelli di senape e lievito nella pasta’, così scrive:

Non si tratta di contarci, ma di comprendere la fedeltà di quei pochi, la preghiera, la carità, la generosità che opera silenziosamente, come il lievito nella massa e il piccolo granello che cresce per poter ospitare molti uccelli tra i suoi rami. L’obiettivo finale non è portare molta gente agli incontri, ma far sì che i pochi o i molti siano generativi, audaci, generosi, sappiano contagiare al desiderio di conoscere Gesù e lasciarsi conoscere da Lui. Il Signore ci sta educando a fare nostra la pedagogia del piccolo seme. La poesia traduce in poche righe quello che si è cercato di dire:


Dio ama racchiudere il grande nel piccolo:

l’universo nell’atomo, l’albero nel seme,

l’uomo nell’embrione, la farfalla nel bruco,

l’eternità nell’attimo, l’amore in un cuore,

sé stesso in noi.

Il seguente prospetto così riassume il quadro nelle ministerialità di questo Anno Pastorale:

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