Con Maria, donna dello Spirito, in attesa del dono

Nel periodo compreso tra l’Ascensione e la Pentecoste la Chiesa invita i fedeli a sostare in preghiera contemplando la Chiesa nascente, nata nel Cenacolo.

Questo tempo pasquale, che oramai volge al termine, ci porta a contemplare in modo particolare la presenza di Gesù nell’eucarestia, memoriale della Pasqua e così prepararci ad accogliere lo Spirito Santo “in spirituale unione con la Vergine Maria”.
Il mese di maggio, dedicato a Maria, ci aiuta ad entrare con più intimità in comunione con la Madonna che, con lo Spirito Santo, ha una relazione totalmente unica, poiché è Lui che si posò su di Lei, quando “stese su Lei la sua ombra la potenza dell’Altissimo” (Lc 1, 35) per operare il più grande miracolo della salvezza: l’Incarnazione del Verbo.
Scrive il Montfort a proposito di questo sublime mistero: “lo Spirito Santo, che è sterile in Dio, cioè non da origine ad un altra persona divina, è divenuto fecondo per mezzo di Maria da lui sposata. Con lei, in lei e da lei egli ha realizzato il suo capolavoro, che è un Dio fatto uomo, e tutti i giorni, sino alla fine del mondo, dà vita ai predestinati e ai membri del corpo di questo Capo adorabile. Perciò, quanto più lo Spirito Santo trova Maria, sua cara e indissolubile sposa, in un’anima, tanto più diviene operoso e potente per formare Gesù Cristo in quest’anima e quest’anima in Gesù Cristo” (TVD n. 20). Similmente, un altro grande santo, il francescano Massimiliano Maria Kolbe, affermava: “lo Spirito Santo, il divino Sposo dell’Immacolata, agisce solamente in Lei e attraverso Lei, comunica la vita soprannaturale, la vita della grazia, la vita divina, la partecipazione all’amore divino, alla divinità” (SK 1326).

Tali espressioni possono essere comprese unicamente alla luce del mistero dell’Incarnazione, quando Dio è entrato nel mondo e nella storia unendosi sponsalmente ad una creatura da Lui voluta Immacolata: “ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell’amore” (Osea 2,21).
Il legame tra lo Spirito Santo e la Vergine Maria va approfondito da ogni cristiano, soprattutto in questo speciale tempo in preparazione alla Pentecoste, ad una nuova effusione dell’Amore di Dio che, insieme a Maria, vuole riprodurre nelle nostre anime il miracolo di una “incarnazione mistica”, come la chiamava la mistica messicana Concepción Cabrera de Armida.

L’unico scopo della nostra vita, in effetti, è proprio quello della piena conformazione a Gesù, attraverso un progressivo cammino di conversione operato dallo Spirito Santo, che ci fa ascendere sempre più in alto, per arrivare a vivere Cristo!
Scoprire il legame che unisce Maria allo Spirito Santo dona alla nostra vita uno slancio indicibile, perché entriamo in sintonia con il potente mistero dell’Incarnazione di Dio, dal quale è scaturita la nostra salvezza. Entrare in spirituale unione con la Vergine Maria, in questa dimensione dell’Amore trinitario, significa trovare la chiave per accedere alla più profonda conoscenza di Gesù: Frutto dello Spirito Santo in Maria!
Il Magistero Pontificio ha spesso additato al credente questa indissolubile unione tra l’Amore eterno del Padre e la Vergine Madre, mostrandolo come legame sponsale. Ad esempio Paolo VI, nell’Esortazione apostolica “Marialis cultus”, ricorda come alcuni santi Padri e scrittori ecclesiastici, “approfondendo ancora il mistero dell’Incarnazione, videro nell’arcano rapporto Spirito Santo e Maria un aspetto sponsale, poeticamente ritratto così da Prudenzio: ‘la Vergine non sposata si sposa allo Spirito’” (MC, n. 26). Nella Redemptoris Mater, San Giovanni Paolo II, riaffermava chiaramente che, quando lo Spirito è sceso su Maria nell’Annunciazione, ella “è diventata la fedele sua sposa” (RM, n. 26). Tanti santi e beati, innumerevoli fedeli l’hanno invocata e la invocano “sposa dello Spirito Santo”, vedendo in Maria la “sposa di Dio”, cioè la “tutta di Dio”, sempre e incondizionatamente fedele al Suo Amore! Anche noi non ci stanchiamo di invocare la venuta del Paraclito nei nostri cuori e guardando all’Immacolata ripetiamo: “Vieni Spirito Santo, vieni per Maria”! (Agenzia Fides 23/5/2007; righe 48, parole 661)