In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
A conclusione di un anno pastorale, siamo raggiunti da questa pagina evangelica che ci invita a presentare a Gesù le fatiche di un anno trascorso. Un tempo di lavoro. di attese, speranze e seminagione.
Gesù ci invita a prendere le distanze da ogni affanno e a riposarci in Lui, a vivere la pace. Ecco che ci invita ad andare da Lui, a invocare lo Spirito… Chissà perché, però, molto spesso la prima cosa che eliminiamo per riposarci è proprio il Signore!
San Paolo ci invita a lasciare le cose del mondo per vivere secondo lo Spirito Santo, perché un corpo che non vive secondo lo Spirito, muore. E Gesù col Battesimo ci ha resi eredi della sua vita eterna, della sua Risurrezione nella carne, della gioia vera! Ma chi vive lontano da Dio difficilmente parteciperà a a tutto questo.
Attenzione, non si parla di peccati, ma di rifiuto di Dio! Non è un peccato saltare qualche volta la messa perché impossibilitati accidentalmente, è un peccato non prendere come possibilità il fatto di andarci, escludendo di fatto il Signore dalla nostra vita, dai nostri programmi sempre più pieni di cose (spesso inutili) da fare.
Gesù ci invita a tuffarci nel Suo cuore, dove c’è possibilità di imparare a vivere. Nel cuore ci sono i segreti, Gesù conosce i segreti del vivere bene, del vivere senza ansie e senza affannarsi inutilmente.
Quante delle cose che facciamo sono davvero utili? In effetti non tutte, però siamo capaci di giustificarle come necessarie, ma in realtà sottraggono solo energia che potrebbe essere convogliata altrove.
Dio non vuole persone che si ammazzano di impegni, di lavoro, di preghiera, non vuole da noi super poteri, o esaltati della fede… vuole solo figli che sappiamo amare e sappiano farlo secondo il suo cuore.
orari delle celberazioni:
Giovedì 15 giugno
ore 18.30 rosario e celebrazione dei primi vespri della solennità
Venerdì 16 giugno
ore 09.30 Eucarestia della solennità
ore 18.30 rosario e celebrazione dei secondi vespri