Funerali: nuove disposizioni per la celebrazione nelle Parrocchie di Marrubiu e Sant’Anna

da martedì 14 luglio 2020

In questi ultimi mesi la celebrazione delle esequie, a motivo delle restrizioni sanitarie, non ha reso possibile la celebrazione dell’eucarestia con l’accompagnamento dei nostri cari in cimitero.

Per tutta una serie di ragioni, fra le quali, l’impossibilità a garantire le necessarie misure richieste, si è optato per la celebrazione della Liturgia della Parola, direttamente in cimitero.

Da martedì 14 luglio 2020, in occasione delle esequie si riprenderà la celebrazione dell’eucarestia secondo la seguente modalità: il rito funebre si svolgerà esclusivamente in chiesa con la presenza di un numero di persone limitato ai soli posti a sedere, ovvero non più di 110 parrocchiani. Saremo tenuti all’osservanza delle norme che prevedono il distanziamento e l’uso della mascherina. Non potranno accedere in chiesa altri parrocchiani una volta arrivati al numero massimo.

Rimane per il momento sospeso l’accompagnamento in cimitero per la benedizione del sepolcro.

Il funerale si concluderà pertanto in chiesa con i riti di commiato e la benedizione finale.

Sarà compito della Parrocchia, attraverso la collaborazione di tutti, garantire le norme sul distanziamento sociale all’interno della chiesa mentre per quanto riguarda eventuali cortei o assembramenti all’esterno della chiesa o in cimitero la parrocchia declina ogni tipo di responsabilità. Questa disposizione entra in vigore martedì prossimo 14 luglio e sarà valida fino a data da destinarsi.

Per quanto riguarda la modalità celebrativa dei funerali, essa può essere svolta tanto nella forma della celebrazione eucaristica, quanto nella forma della Liturgia della Parola. La raccomandazione dei vescovi di conservare come normale consuetudine lo svolgimento dei funerali nella chiesa parrocchiale con la celebrazione della Messa non esclude infatti situazioni pastorali nelle quali è opportuno e addirittura doveroso ordinare il rito esequiale nella forma della liturgia della Parola, tralasciando la celebrazione della Messa (Precisazioni CEI, 1-2).

La varietà delle situazioni di partenza rende difficile l’elaborazione di un criterio comune, che deve tener conto di diversi fattori. 

È possibile un criterio valido per tutti? Se è vero che la varietà di situazioni incoraggia una varietà di soluzioni, è altrettanto vero che le differenziazioni sono spesso fraintese e scambiate per favoritismi ed emarginazioni.

Per questi e altri motivi, risulta difficile, al momento, pensare ad una scelta comune più decisa, ritenuta da alcuni più coraggiosa e profetica, e da altri più semplicistica e riduttiva. Meglio prepararsi mentalmente e pastoralemente ad accogliere le diversità delle situazioni, così da proporre nel tempo una varietà di soluzioni nel pieno rispetto della diversità delle situazioni.