E’ con grande entusiasmo che, nei giorni scorsi si è svolto il ritiro di Natale tra Marrubiu e Macomer, guidato da una equipe di giovani missionari appassionati al Vangelo. Nei prossimi giorni saranno pubblicate le testimonianze dei ragazzi con una una galleria fotografica. Di seguito, la testimonianza/presentazione dei nostri ‘missionari’ che hanno saputo predisporre il cuore dei ragazzi e delle ragazze e permettere alla Spirito Santo, di agire in profondità.
Rientrata a casa, nella quiete della notte, poco prima di godere del (meritato!) riposo notturno, non ho voluto perdere tempo, ed eccomi al computer a scrivere alcuni pensieri sul ritiro fatto tra il 27 e il 29 dicembre 2023 coi ragazzi dei gruppi “Davide” e “Andrea”.
Prima, però, è doveroso presentarmi alla vostra splendida Comunità, che ci ha accolto con tanto calore: sono Giulia, ho 25 anni e da maggio di quest’anno faccio parte di un movimento ecclesiale chiamato “Alleanza di Misericordia”. L’incontro con Alleanza per me è stato lo stesso che hanno fatto i ragazzi in questi giorni: mi sono iscritta ad un ritiro per giovani, chiamato Thalita Kum, e ho sentito parlare di Dio in un modo nuovo, un modo che mi ha scosso profondamente, fino a farmi riconoscere quanto fossi stata poco onesta con me stessa e quanto invece fosse profondo il desiderio di vivere il Vangelo. Così, dal giorno seguente, ho deciso di seguire questa mandria di pazzi che ballava canzoni brasiliane (Alleanza infatti è nata in Brasile), che pregava sollevando le mani al cielo, che andava a trovare i fratelli di strada ogni mercoledì, e che era composta da persone con una luce negli occhi che non poteva lasciarmi indifferente, e che potrei definire solo come luce che proviene dalla gioia di vivere con Gesù. E così, la Santa Provvidenza mi ha donato tanti fratelli e tante sorelle, con alcuni dei quali ho condiviso il meraviglioso ritiro appena conclusosi. Vi farei un gran torto se vi parlassi solo di me, perché queste persone sono davvero, ma davvero, speciali. Per questo desidero presentarveli uno a uno, seppur brevemente.
Vanessa e Aline sono le missionarie venute dal Brasile, che dalla casa comunitaria di Sinnai coordinano tutte le attività della comunità, tenendo sempre bene a mente il nostro carisma: l’annuncio del Vangelo ai poveri e ai giovani. Sono due giovani donne belle e forti, che non si fermano mai! Vanessa è qui da più tempo, e con la sua laurea in psicologia ti colpisce per la capacità disarmante di capirti e starti vicino; Aline invece è arrivata a febbraio, ma con la sua spigliatezza e semplicità ha già conquistato i nostri cuori.
Insieme alle missionarie c’erano 4 ragazzi, me compresa, “normali” nel senso che siamo ragazzi che studiano o lavorano o stanno ancora cercando di capire qual è la loro vocazione. Maria, 22 anni, ha fatto il Thalita Kum con me, ed anche lei ha scoperto che l’amore di Dio non possiamo tenercelo per noi, per questo lei si dona in tanti modi, dallo stare insieme ai poveri al dipingere piccoli capolavori che vengono messi in vendita sulle bancarelle dei nostri autofinanziamenti. Michele invece ha 24 anni ed è il chitarrista ufficiale della comunità, ama tutto ciò che è arte –dal teatro, alla chitarra, al canto- e ha un grande dono nel parlare ai giovani di Gesù e della Sua misericordia. Katia, che rispetto a noi è una veterana della comunità, è di una dolcezza disarmante; anche lei canta, ma soprattutto è davvero innamorata di Gesù.
Queste sono le persone nelle cui mani avete affidato la cosa più preziosa che avete, i vostri figli, e di questa fiducia noi siamo immensamente grati, perché incontrare e poter amare questi ragazzi è stato per noi un grande dono. Abbiamo fatto quel poco che persone “normali” come noi potevano fare, con l’intento di ricordare loro che il Dio di cui sentono parlare è il Dio Vivente, il nostro Redentore, che ha risollevato dalla polvere i volti di ciascuno di noi. E se anche noi abbiamo fatto poco, non possiamo negare la sapiente Provvidenza Divina, che ci ha accompagnato durante tutto il ritiro. Tra i tanti momenti vissuti torna alla mente la sincera curiosità nei loro occhi quando abbiamo raccontato le nostre testimonianze, ma ancor più bello è stato poter ascoltare ciò che loro stessi hanno voluto condividere con noi. Quello per cui noi preghiamo adesso è che, dopo avergli gridato ben forte nelle orecchie “WAKE UP!” (che era il nome del ritiro), in ciascuno dei ragazzi si sia acceso il desiderio di essere, da oggi in poi, luce del mondo, per portare nel loro cuore e nelle vite degli altri la Vera Luce che è Cristo.
Un ringraziamento speciale va a Matteo e Andrea per il grandissimo aiuto, a don Alessandro per l’invito e alla vostra Comunità Parrocchiale che ci ha accolto facendoci sentire a casa!
Dio ci benedica!
Giulia