Un salutare esercizio che potremo fare in queste settimane di riposo estivo, ha a che fare con lo sguardo verso noi stessi e con il coraggio di prendere un tempo per noi stessi.
Gesù ci insegna a fermarci, a prenderci del tempo e guardarci per come siamo, Proviamo ad allentare le nostre difese che ci portano, molto spesso, ad identificarci in ciò che facciamo. Io non sono quello che faccio, ma molto di più…
Gesù, come ci ricorda il vangelo, ripete anche a noi questa parola: andiamo via, e riposatevi un po’. Lo sguardo di Gesù va a cogliere la stanchezza dei suoi. Non si ferma a misurare i risultati dei nostri sforzi e dei nostri ruoli, per lui prima di tutto viene la persona, la salute profonda del cuore.
Più di ciò che fai, a Gesù interessa ciò che sei: non chiede ai dodici di elaborare progetti, di preparare nuove missioni o affinarne il metodo, solo li conduce a prendersi un po’ di tempo tutto per loro, del tempo per vivere. È il gesto d’amore di uno che vuole loro bene e li vuole felici. Come suggerisce questo testo molto noto:
Prenditi tempo per pensare / perché questa è la vera forza dell’uomo
Prenditi tempo per leggere /perché questa è la base della saggezza
Prenditi tempo per pregare /perché questo è il maggior potere sulla terra
Prenditi tempo per ridere /perché il riso è la musica dell’anima
Prenditi tempo per donare /perché il giorno è troppo corto per essere egoista
Prenditi tempo per amare ed essere amato/perché questo è il privilegio dato da Dio
Prenditi tempo per essere amabile / perché questo è il cammino della felicità.
Prenditi tempo per vivere!
Prendiamoci del tempo, stando anche a casa, e proviamo a stare con Gesù e con noi stessi.
Stai con Gesù, lo guardi agire e lui ti offre il primo insegnamento: come guardare, prima ancora di come agire.
Poi, le parole e le azioni verranno e saranno quelle giuste.
don Alessandro