Un segno di vita e di speranza nell’incertezza di questo tempo
Nel pieno della gioia pasquale, a conclusione dell’Ottava di Pasqua, domenica 11 aprile 2021, la nostra Comunità ha condiviso la gioia di Alice Pascalis, Nicola Vinci, Fabio Loi, Giorgia Concas e Aurora Silesu, che per la prima volta hanno preso parte in modo pieno alla celebrazione dell’Eucarestia.
E’ stato un momento di gioia seppur condizionato dalle limitazioni nella partecipazione.
Questi ragazzi, che frequentano la 2^ media, fanno parte del gruppo sperimentale di catechesi “Samuele”, un gruppo che da due anni sta seguendo un itinerario di ‘ispirazione catecumenale’, insieme ad una ragazza catecumena che avrebbe dovuto celebrare in questa Pasqua, i tre sacramenti dell’iniziazione cristiana.
La pandemia ha rallentato e impedito la realizzazione del percorso.
Visto il perdurare dell’emergenza sanitaria, dopo esserci confrontati con le famiglie, si è deciso, di rinviare la celebrazione di un altro anno, nella speranza che la situazione migliori. Il nostro Vescovo padre Roberto ha lasciato a noi la decisione più opportuna da prendere. Nonostante questo, si è pensato comunque di offrire la possibilità, a chi avesse voluto, di poter celebrare almeno l’Eucarestia (senza la Confermazione).
La celebrazione è stata vissuta con intensità e partecipazione dei presenti, animata dai compagni che hanno scelto di continuare il percorso sperimentale, con la celebrazione dei sacramenti il prossimo anno e accompagnare la loro compagna al Battesimo.
La scelta di questa possibilità, nasce dalla convinzione di offrire una varietà di cammini, nel pieno rispetto dei tempi e delle sensibilità dei ragazzi, delle famiglie e della stessa eterogeneità dei cammini e percorsi di fede. Siamo tutti diversi!
Di questo importante elemento nel cammino di fede, ci stiamo convincendo sempre più: c’è un valore superiore allo stesso valore del gruppo in se, ed è quello della Comunità parrocchiale. Il gruppo al quale si appartiene, viene dopo… E’ la Comunità e non il gruppo a fare la differenza e a questo valore devono convergere i nostri sforzi di evangelizzazione ed educazione alla fede.
Un’ultima annotazione: la gioia condivisa con la Comunità, seppur con un limitato numero di presenti, la vogliamo interpretare come un messaggio di speranza per il futuro. Il tempo che stiamo vivendo si presenta incerto e drammatico ma la vita deve continuare con la prudenza necessaria e con la certezza che Dio cammina accanto a noi.
Vogliamo augurare ai carissimi Fabio e Nicola, e alle carissime Giorgia, Aurora e Alice, la gioia di coltivare l’appuntamento con l’eucarestia quale alimento necessario nella crescita della loro umanità e cammino di fede.
don Alessandro e il gruppo catechistico