Spett.le
Confraternita “Madonna del Rosario”
LL. SS.
Carissimi fratelli della Confraternita della Madonna del Rimedio,
scrivo queste righe per invitarvi tutti, domenica prossima, 24 novembre 2024 nella solennità di Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Universo, alle ore 10.30, all’accoglienza di Marcello Tessari che, a pieno titolo, con la sua professione perpetua, entrerà a far parte della nostra Confraternita della Madonna del Rosario.
A Marcello sarà consegnato un abito e una corona del rosario.
- L’abito, che rappresenta in modo forte la veste ricevuta col Battesimo, gli ricorderà, ogni vola che lo indosserà, questa fondamentale appartenenza alla Chiesa di Gesù che si manifesta anche nella nostra parrocchia.
- Il rosario, la corona che utilizziamo pe la preghiera, lungi dall’essere un oggetto ornamentale, rappresenta un prezioso strumento dai cui trarre una nuova energia e sperimentare la potente intercessione di Maria nella meditazione di tutti i misteri della vita di Gesù, nella nostra comune lotta contro il male. Solo con la grazia del Signore saremo in grado di vincere le lotte.
Mi chiedo e vi chiedo: che realtà troverà Marcello con suoi 43 anni entrando a far parte della Confraternita? Certamente una realtà che si presenta con le sue luci e le sue ombre.
Leggendo il verbale del vostro ultimo incontro a cui non ho potuto partecipare, sono rimasto turbato dalle riserve espresse in merito alla proposta fatta dal Priore Tonino Pala, che ringrazio per la sensibilità, di collaborare per contribuire alla spesa straordinaria di ripristino delle campane. Le riserve da voi espresse, che giustificavano la non adesione come gruppo parrocchiale, ma non come singoli, mi hanno fatto sorgere in me tante domande a cui sinceramente non riesco a dare una risposta.
Come sapete dalla rendicontazione pubblicata, siamo arrivati solo alle metà dell’importo richiesto. Nonostante ciò, la Ditta incaricata, si è dimostrata sensibile ad una rateizzazione senza interessi e ciò ha permesso, con la solennità di tutti i Santi, il ripristino dell’impianto.
Le motivazioni da voi presentate per giustificare la non disponibilità, sono relative alle necessità dei poveri della nostra Comunità. Se da una parte sono rimasto edificato per questo rilievo, dall’altra, riflettendo con attenzione, ho provato un senso di profonda tristezza per il fatto che, con questa giustificazione, si evidenzia la non conoscenza di quanto ogni giorno la Parrocchia realizza, aprendo le porte a situazioni di povertà che, mi permetto di dire, neppure immaginate e che vengono gestite con la più totale riservatezza e tempestività.
Gli scorsi mesi estivi sono stati per la Parrocchia, mesi di grande fatica sotto questo aspetto, a motivo del fatto che, essendo rimasto sospeso il servizio sociale del Comune, diverse persone, in situazione di estrema e reale emergenza si sono rivolte direttamente alla Parrocchia.
Se dopo diversi mesi non siamo riusciti a pagare il nuovo impianto delle campane, è proprio per il fatto che, nell’attività ordinaria della parrocchia, l’attenzione ai poveri è sempre ordinaria e mai straordinaria e le risorse disponibili dei mesi scorsi sono state devolute principalmente a questo.
Ora, che in un incontro parrocchiale si manifesti scarsa conoscenza, e oserei dire chiusura, e forse un pregiudizio da abbattere, verso uno dei principali doveri della parrocchia nei confronti dei poveri, mi porta a richiamare alla vostra attenzione le parole che l’arcivescovo padre Roberto vi ha rivolto nel recente Convegno interdiocesano della Confraternite e che riporto testualmente:
- Cari Confratelli, sono tre i passi che voglio proporvi per un cammino di santificazione nel contesto della vostra appartenenza alla Confraternita: il primo passo è il cammino contemplativo (In altro i nostri cuori: sono rivolti al Signore). Voi Confratelli portate nelle processioni, nelle manifestazioni in cui intervenite, il Cristo Crocifisso. Questo è il punto focale da guardare. Infatti, non “portiamo noi stessi” ma portiamo il Signore perché sia noi che gli altri fissino i loro sguardi e i loro cuori verso di Lui
- Il secondo passo è la fede che si fa azione (La parola di Gesù nella parabola del Samaritano: “va anche tu fa lo stesso”. Come si realizza nella vita della Confraternita? Ad esempio, con l’assistenza del confratello ammalato, l’aiuto materiale fino alla raccolta di elemosina per i fratelli indigenti; partecipazione ai funerali in chiesa, l’assunzione delle spese assistenziali, mediche e delle esequie per i non abbienti; preghiere e messe di suffragio per i defunti, a cui i confratelli sono obbligati a partecipare. La vicinanza alle persone che soffrono.
- Infine, il terzo passo è la scelta del bene nella quotidianità (la vita morale di ciascuno). Questo significa che non basta indossare un abito, partecipare a una cerimonia. Siete chiamati anche a manifestare nella vita quotidiana quello che viene detto “esteriormente”. Ecco perché è necessario che chi fa parte della Confraternita si sforzi di avere una vita coerente con la fede che professa. Questi tre passi sono proposti a tutti i Confratelli, perché la loro appartenenza alla Confraternita non sia solo esteriore, ma piuttosto cammino efficace di vita cristiana. (omelia in occasione del raduno interdiocesano delle Confraternite, Ales, 29 settembre 2024).
Alla luce di questi tre importanti richiami, vorrei invitarvi a non trascurare in parrocchia tre proposte che credo possano contribuire ad un vero rinnovamento della Confraternita e che ci aiutano a mettere da parte, con coraggio, situazioni di malcelata ostilità che rischiano di degenere e sfigurare il volto della nostra Parrocchia.
- La Lectio Divina e l’Adorazione Eucaristica settimanale per una più viva conoscenza del Signore Gesù, ogni giovedì alle ore 18.00
- La vostra disponibilità a far fronte alle diverse situazioni di povertà nel nostro paese;
- Il desiderio di vivere la comunione attraverso gli incontri mensili che lo stesso Priore guiderà e che avrà modo di comunicarvi in anticipo.
Questi tre aspetti, suggeriti anche dall’arcivescovo nella sua ultima Lettera Pastorale, ci aiutano non poco a vivere il senso profondo della nostra fede e anche della vostra appartenenza alla Confraternita. Venendo meno questo impegno la decisione più coraggiosa e più vera può essere quella di chiedere di lasciare la Confraternita con la dispensa dagli impegni della vostra Professione.
Relativamente al II punto mi chiedo ancora se la vostra disponibilità a contribuire con la quota associativa di 2,50 euro al mese, esprime la bellezza e la generosità del massimo gratuito (secondo l’insegnamento del Vangelo) oppure persegue la gretta visione del ‘minimo necessario’, secondo la stessa visione evangelica che chiama in causa i poveri, ma non certamente per aiutarli e soccorrerli.
Infine, poiché la Confraternita amministra al suo interno beni e risorse finanziare come ricavato della vendita del vino e anche degli affitti dei terreni, al fine di poter procedere con trasparenza e presentare il bilancio di fine anno alla Curia Arcivescovile, attraverso il Consiglio per gli Affari Economici, chiedo che ogni operazione venga fatta con scrupolosa attenzione e con relative pezze giustificative di ogni operazione, da conservare insieme ai verbali di ogni incontro e a tutta la documentazione della Confraternita, nonché le ricevute che attestano gli affitti e il ricavato della vendita del vino con indicati i nomi e gli importi.
Nel ringraziarvi sinceramente per il vostro servizio, vi invito ad incontrarci sabato mattina 23 novembre alle ore 11.30 nella chiesa parrocchiale, per preparare insieme la celebrazione della professione di Marcello Tessari, neo professo. Domenica sera, dopo la celebrazione dei secondi vespri, avrei piacere di avervi miei ospiti per condividere insieme la cena.
Cordiali e fraterni saluti.
Marrubiu, 20 novembre 2024
Il parroco
don Alessandro Enna