L’avvio del nuovo Anno Liturgico, con la I domenica di avvento, sarà per il gruppo dei bambini e delle bambine più piccoli, l’inizio del percorso di catechesi. Questo nuovo gruppo, che seguirà un percorso graduale e sperimentale rispetto a quello degli anni scorsi, avrà questo nome: Maddalena.
I primi passi di questo cammino, saranno caratterizzati proprio dall’incontro e dalla conoscenza di questa donna: chi era la Maddalena e perché questo nome ad un gruppo di bambini della catechesi?
La proposta di catechesi, lungi dall’essere una scuola in cui si imparano le regole della Religione con le celebrazioni e i riti annessi, ma una vera e propria iniziazione per conoscere la persona di Gesù, non solo per i bambini ma in particolate per i genitori.
L’educazione alla fede avviene per cerchi concentrici, muove i primi passi in famiglia attraverso quella grammatica elementare delle relazioni, per poi estendersi sempre oltre…
La famiglia, con tutte le sue fragilità è il luogo per eccellenza dove non solo si è stati generati alla vita ma, dopo il battesimo, si è continuamente generati alla fede.
La catechesi non è un’educazione alla religione!
La distinzione tra fede e religione è oggi necessaria e la conoscenza del vangelo ci aiuterà a riconoscere questa differenza per non scivolare in illusori e deludenti fraintendimenti. Sovente si coglie nel vangelo l’avversità che Gesù stesso aveva per ogni manifestazione religiosa non collegata alla vita. La religione può essere il primo impedimento e ostacolo per crescere nella fede.
L’educazione alla fede tocca la vita in profondità, attraverso esperienze concrete che chiamano in causa tutte le dimensioni della nostra umanità. L’apporto delle famiglie, in questo nuovo inizio, per il gruppo dei bambini e delle bambine, è fondamentale e può essere determinante.
Ecco perché, nella celebrazione di domenica prossima 1° dicembre alle ore 10.30, saranno proprio i genitori coinvolti nella chiamata dei lori figli.
Dio si serve prima di tutto dei genitori, nell’educazione alla fede, poiché si trasmette non ciò che si sa ma ciò che si vive. Ogni forma di delega può aver senso ed efficacia solo se in una circolarità educativa complementare.
Successivamente sarà trasmesso alle famiglie l’itinerario con il calendario degli impegni della I parte dell’anno.
La Comunità, è lieta di accogliere i bambini in questo nuovo inizio anche per loro; li segue con affetto e li considera una dono preziosissimo per la crescita di tutti i suoi membri.
Ci ritroveremo con i genitori e i bambini domenica prossima alle ore 10.15 per prepararci insieme alla celebrazione, secondo uno schema celebrativo che sarà fatto pervenire in anticipo alle famiglie.
Subito dopo la celebrazione dell’eucarestia, i genitori si incontreranno nei locali dell’oratorio mentre il gruppo bei bambini sarà coinvolto in una attività di conoscenza e di animazione.
RITO DELL’ACCOGLIENZA DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE
DEL GRUPPO ‘MADDALENA’
Domenica, 1° dicembre 2024
I di avvento
Inizio del nuovo anno liturgico
L’accoglienza è un atteggiamento fondamentale per crescere nelle relazioni.
All’inizio di un nuovo anno liturgico, in preparazione al Natale, vogliamo accogliere i bambini e le bambine che quest’anno, insieme alle loro famiglie, iniziano un nuovo tratto di strada nella conoscenza e nell’accoglienza di Gesù nella loro vita.
Non basterà una vita intera per conoscere Gesù e diventare, ogni giorno, suoi alleati nel bene e vittoriosi contro il male e ogni paura.
Subito l’Atto Penitenziale, all’inizio della celebrazione, tutti i genitori dei bambini (non figure parentali), si dispongono ai piedi dell’altare:
Una mamma:
Alcuni anni fa tutti noi, genitori dei bambini e delle bambine di questo gruppo, che avrà come nome ‘Maddalena’, abbiamo chiesto per loro il battesimo, mediante il quale è iniziato il cammino di vita cristiana, ossia della conoscenza di Gesù, figlio di Dio, nato dalla Vergine Maria.
Un papà:
Oggi siamo qui all’inizio di una nuova tappa, per prepararci a far rinascere il Signore Gesù nei nostri cuori e focalizzare meglio il senso della nostra vita come uomini, come donne, come genitori, come famiglia.
Una mamma:
La presenza di Dio e l’ascolto della sua parola, si riflette nella nostra missione familiare.
Lo Spirito di Dio, chiama i bambini e le bambine all’incontro con Gesù. Accogliamo e sosteniamo la loro risposta.
CHIAMATA: ogni genitore (papà o mamma), chiama il proprio figlio.
I bambini e le bambine sentendosi chiamare per nome, salgono sull’altare e a voce alta, guardando il crocifisso rispondono con questa parola ECCOMI a te!
Don Alessandro, li accoglie con una breve esortazione e dopo aver invocato lo Spirito Santo su di loro, genitori e figli ritornano insieme al loro posto.
L’eucarestia prosegue con la Colletta
don Alessandro