fr. Sabino Chiala, nuovo Priore della Comunità Monastica di Bose

La Comunità di Bose, riunita nei giorni scorsi per il Capitolo generale, ha eletto quest’oggi, il suo nuovo Priore nella persona di fratel Sabino Chialà, che succede a fratel Luciano Manicardi.

La vicenda di Bose ha certamente fatto riflettere e per chi ha conosciuto la Comunità ha inevitabilmente sofferto. Credo, però, che nella Chiesa non sia un caso unico: ci sono molti altri casi simili, meno eclatanti, che spesso accadono dentro le Comunità e che ripresentano le stesse dinamiche che sono emerse nella vicenda di Bose. Insomma, un sistema da rivedere!

Ho avuto modo di trascorrere tra il 2013 e 2014  una buona parte del mio anno sabbatico nella Comunità di Bose, dopo aver conosciuto questa realtà alla fine degli anni 90. Sono testimone di una Comunità che vive la concretezza della fede nella verità della propria umanità e nella sincera ricerca di Dio. Tutto questo, lo sappiamo bene, non ci esime dai nostri limiti e vedute personali che possono creare scandalo e sconcerto, ma non possono contraddire la verità del Carisma e il primato della Grazia.

Attraverso il primato della Parola come Regola di vita e uno stile comunitario aperto, caratterizzato dall’accoglienza delle diversità, credo che Bose si differenzi per una proposta forte a profetica: permettere la convivenza tra uomini e donne e tra persone provenienti da esperienze religiose diverse. Bose è sempre stata un centro di ricerca teologica e la casa editrice Qiqajon ne è il punto di diffusione.

Al nuovo Priore, fr. Sabino Chialà e a tutta la Comunità, vogliamo assicurare la nostra preghiera per un prosieguo del cammino sotto la luce e la forza dello Spirito.

don Alessandro

Sabino Chialà (Locorotondo, 24 marzo 1968), monaco della Comunità monastica di Bose, è studioso di lingue semitiche, in particolare siriaco, e ha completato i suoi studi presso l’Università di Torino e l’Université Catholique de Louvain-la-Neuve. 

Si è occupato di apocrifi, pubblicando la traduzione commentata del Libro delle Parabole di Enoc (Libro delle Parabole di Enoc. Testo e commento, Paideia, Brescia 1997). Per la tradizione siriaca, si è soffermato in particolare sulla figura di Isacco di Ninive, traducendone in italiano alcuni scritti (in particolare, Discorsi ascetici. Terza collezione, Qiqajon, Bose 2004) di cui ha anche preparato l’edizione critica (Isacco di Ninive. Terza collezione, Peeters, Lovanii 2011) e fornendone alcuni studi introduttivi alla storia e al pensiero (tra cui, Dall’ascesi eremitica alla misericordia infinita. Ricerche su Isacco di Ninive e la sua fortuna, Olschki, Firenze 2002). Si è occupato anche del monachesimo siro-orientale (Abramo di Kashkar e la sua comunità, Qiqajon, Bose 2005) e della storia dell’esegesi siriaca (La perla dai molti riflessi. La lettura della Scrittura nei padri siriaci, Qiqajon, Bose 2014). Ha anche pubblicato, in collaborazione con Ignazio De Francesco, una raccolta commentata di detti islamici di Gesù (I detti islamici di Gesù, Valla – Mondadori, Milano 2009). 

E’ autore di un centinaio di pubblicazioni a carattere scientifico o di alta divulgazione. È accademico dell’Accademia Ambrosiana di Milano ed è stato presidente di « Syriaca », Associazione di studi siriaci in Italia; dal 2014 è anche membro cattolico della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica romana e la Chiesa ortodossa.