Le nostre Comunità parrocchiali registrano la terribile assenza dei giovani e dei ragazzi e noi di questa assenza oramai non ci preoccupiamo più, oramai rassegnati al vuoto.
I ragazzi che ancora seguono i percorsi di Iniziazione Cristiana in Parrocchia hanno generalmente come riferimenti nella guida degli itinerari, adulti over cinquanta. Questa situazione, di fatto, causa un blocco effettivo nel processo di trasmissione della fede, in quanto sono i giovani che evangelizzano i giovani (e anche gli adulti).
La settimana trascorsa a Phalais, dove si è svolto il camp internazionale di formazione dei futuri Leader, grazie al metodo Alpha, si è rivelato una scoperta anche per me e per i ragazzi di Marrubiu che hanno partecipato con entusiasmo alle diverse proposte di vera e propria evangelizzazione. Freschezza di linguaggio, bellezza di modelli umani e profondità di pensiero e di spiritualità.
Ragazzi e solo ragazzi e ragazze, di diverse nazionalità, hanno testimoniato la loro fede a partire dalla vita, dalla loro vita e non da principi e dogmi astratti. Ho riscontrato che i diversi talk (catechesi) erano guidati da ragazzi e ragazze dai 20/30 anni, non oltre. Vedere preti e qualche vescovo in ascolto, ha confermato di come l’evangelizzazione ha sempre come Maestro, lo Spirito Santo che distribuisce i carismi non solo ad alcuni ma a tutti coloro che si pongono realmente a servizio del vangelo.
Nelle nostre realtà i giovani vengono considerati sempre i destinatari e mai i soggetti attivi nell’evangelizzazione, quasi come a dire che l’essere giovani è di fatto un ostacolo perchè la forza del vangelo possa germogliare, in modo misterioso.
Le diverse immagini che seguono, vogliono raccontare, più delle parole, la bellezza di quei giorni, caratterizzati da una meravigliosa ‘mescolanza’ di lingue, culture e sensibilità differenti. L’armonia che ne è scaturita, ha fatto percepire, (grazie anche al coraggio degli adulti di rimanere ai margini dell’esperienza), la presenza dello Spirito Santo come il vero Maestro che continua a ungere in modo misterioso il cuore di chi si apre alla forza e alla novità del vangelo.
Don Alessandro