Gmg e la tappa a Fatima: un dono inaspettato

A conclusione di tutti gli eventi della Gmg, abbiamo avuto la grazia di un invito che ha rallegrato i nostri cuori.
Il gruppo “Alpha” che ci ha fatto scoprire quanto sia bello il confronto nel nome di Gesù, ci ha coinvolti in un una vista a Fatima, dove abbiamo celebrato l’eucarestia e pregato insieme il rosario.
Riteniamo questa visita un grande privilegio per noi.
Mentre il nostro gruppo di Marrubiu, insieme ai gruppi della diocesi di Ales/Terralba, è sulla vita del ritorno, noi ci godiamo questi ultimi giorni in Portogallo dopo quasi due settimane di permanenza.
Sono stati giorni caratterizzati da tante scoperte e conoscenze meravigliose e ci accorgiamo quanto sia vero che la fede è una marcia in più nella vita. La riflessione che segue ci offre interessanti spunti di riflessione.

Papa Francesco, nella sua esortazione apostolica indirizzata ai giovani dice: “Cristo vive. Egli è la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita. Perciò, le prime parole che voglio rivolgere a ciascun giovane cristiano sono: Lui vive e ti vuole vivo!” (Christus vivit, 1).

Molti continuano oggi a chiedersi, afferma Papa Francesco, perché Maria sia così “popolare” tra i giovani cristiani e che cosa essi cerchino in lei. La risposta che viene oggi da Fatima, così come da tanti altri luoghi impregnati di storia e di spiritualità mariani, è semplice e trasparente. Maria è “popolare” (è influencer) perché è una “Signora” e non una “Maschera”: è una donna autorevole, perché è in grado di indicare la via dell’essenziale avendola lei stessa percorsa fino in fondo. Quel che viene da lei non è la pubblicità momentanea dell’“uomo/donna di superficie” (V. Andreoli), ma la proposta dell’“uomo/donna” interiore che sa chi e che cosa lo rende vivo e chi e che cosa no.
Quanto a quel che i giovani della Gmg cercano in Maria, la risposta è altrettanto semplice e trasparente: cercano l’alternativa alla banalità del male e all’inganno della violenza, quell’alternativa che in Cristo trasforma da utopia in speranza la possibilità che il mondo diventi una “casa comune” abitata da “fratelli tutti”.
Così facendo, i giovani che nei giorni scorsi hanno colorato il Portogallo e come noi hanno visitato il santuario di Fatima trovano in Maria una Madre e nei giovani pastorelli testimoni credibili. Maria, non solo conserva nel suo cuore tutta la vita di Gesù, che “custodiva” con cura, ma ora anche comprende il senso di tutte le cose. Perciò possiamo chiederle che ci aiuti a guardare questo mondo con occhi più sapienti e accompagnare il cammino della nostra giovinezza.