Gmg. La celebrazione conclusiva: Obrigado! Grazie! Amen!

Grande emozione, molta stanchezza e anche tanto entusiasmo per i nostri ragazzi…
Papa Francesco, prima della preghiera dell’Angelus, ha dato ai giovani due date: “Vi aspetto a Roma per celebrare nel 2025 il Giubileo dei Giovani”. Poi ha annunciato la sede e la data della prossima Giornata Mondiale della Gioventù: “Avrà luogo in Asia, in Corea del Sud, a Seul, nel 2027”.   

“Dal confine occidentale dell’Europa, da qui, ci si trasferirà in estremo oriente e questo è un segno dell’universalità della Chiesa”, ha detto.

Il Papa ha congedato così i giovani al Parque Tejo per la messa conclusiva della Giornata Mondiale della Gioventù. I giovani presenti sono circa un milione e mezzo, quanti hanno partecipato alla Veglia di ieri sera. Lo riferiscono le autorità locali. I ragazzi hanno infatti dormito sul posto, come accade ad ogni veglia della Gmg.

Presenti circa settecento vescovi e diecimila sacerdoti e trenta cardinali. <

“Carissimi giovani, vorrei guardare negli occhi ciascuno di voi e dirgli: non temere! Non abbiate paura! Ma vi dico una cosa molto più bella: Gesù stesso ora vi guarda, Lui conosce ognuno di voi., conosce il cuore di ciascuno di voi e qui in questa Giornata mondiale della gioventù vi dice: “Non temete, non abbiate paura“. 

Il Pontefice ha indicato tre verbi: brillare, ascoltare e non temere. “A voi, giovani – ha detto il Pontefice -, che coltivate sogni grandi ma spesso offuscati dal timore di non vederli realizzati; a voi, giovani, che a volte pensate di non farcela; a voi, giovani, tentati in questo tempo di scoraggiarv i, di giudicarvi inadeguati o di nascondere il dolore mascherandolo con un sorriso; a voi, giovani, che volete cambiare il mondo – e va bene – e lottate per la giustizia e per la pace; a voi, giovani, che ci mettete impegno e fantasia ma vi sembra che non bastino; a voi, giovani, di cui la Chiesa e il mondo hanno bisogno come la terra della pioggia; a voi, giovani, che siete il presente e il futuro; sì, proprio a voi, giovani, Gesù dice: ‘Non temete!'”. E Francesco ha invitato a osservare un minuto di silenzio per “ripetere nel cuore ‘non abbiate paura’”. 

“Anche noi abbiamo bisogno di qualche lampo di luce per affrontare le tante sconfitte quotidiane”. Il Pontefice ha parlato a braccio, sottolineando l’importanza della “luce” nel mondo, che serve nella vita. “La luce che è venuta a illuminare il mondo è Gesù. È Lui la luce che non tramonta mai e brilla anche nella notte”. “Vorrei dirvi una cosa – ha precisato Francesco -: non diventiamo luminosi quando ci mettiamo sotto i riflettori, quando esibiamo un’immagine perfetta e ci sentiamo forti e vincenti. Diventiamo luminosi quando, accogliendo Gesù, impariamo ad amare come Lui”. 

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