LA CHIESA DI SANTA MARIA
Grazie alla donazione del Comitato di Santa Maria di Zuradili – leva 1973, sono stati realizzati i lavori per il restauro del piccolo campanile a vela della chiesa omonima.
La chiesetta, in occasione dei festeggiamenti del 2023 è stata riconosciuta mediante il decreto dell’arcivescovo padre Roberto, come “Cappella Insigne”.
La chiesa presentava paramenti lapidei di pietrame a vista posato ad opera incerta. Le stilature in calce risultavano poco profonde e talvolta inadeguate ad allontanare le acque meteoriche che scorrono liberamente sulle pareti provenienti anche dalle coperture prive di canali di gronda.
Gli architravi di porte e finestre sono tutti realizzati in cemento armato, questo risulta ormai deteriorato infatti si presentano
profonde lesioni che in alcuni punti hanno portato all’espulsione del copriferro.
Il campanile a vela, realizzato in muratura e c.a., presentava qualche segno di instabilità strutturale. Nel campanile a vela della
chiesa sono presenti due pseudo-campane coniche realizzate in lamiera di ferro che fortunatamente non creano sollecitazioni alla struttura muraria. Sulla vela è posta una croce in ferro inadeguata allo stile architettonico dell’edificio.
Internamente le pareti risultano tutte intonacate. Le finiture a base di calce presentano evidenti segni di degrado dovuti principalmente all’umidità di risalita.
Altra problematica legata all’umidità e dovuta alle infiltrazioni di acque meteoriche che si presentano all’esterno, nel giunto orizzontale creatosi tra il camminamento perimetrale e le murature esterne, dove talvolta radica anche della vegetazione infestante.
Sia la chiesa che la canonica presentano coperture a capanna realizzate con travi ed impalcati lignei. Le coperture non presentano grosse problematiche, grazie ai costanti interventi di manutenzione sia dei manti in coppi laterizi che dei canali interni.
L’edificio attualmente presenta scarsi livelli di comfort interno dovuto alla mancanza di un sistema di coibentazione delle coperture. Sia la chiesa che la casa canonica infatti risultano calde in estate e fredde in inferno, sfavorendo così il maggior impiego che la parrocchia potrebbe farne.
Gli infissi esterni si presentano adeguati allo stile architettonico dell’edificio ma necessitano di un intervento manutentivo, soprattutto nelle parti esterne, esposte ai raggi solari e agli agenti atmosferici. Le grate in ferro presentano fenomeni di ossidazione, causa delle lesioni negli stipiti.
La chiesa presenta un impianto elettrico e di illuminazione obsoleto e non rispondente alla normativa. Gli apparecchi illuminanti risultano energivori e inadeguati allo stile architettonico dell’edificio.
In precedenti interventi di restauro nella chiesa sono state realizzate delle opere senza l’ottenimento dei nullaosta previsti dalla legge. La Soprintendenza ai beni architettonici ha richiesto alla Parrocchia la rimessa in pristino del presbiterio con la rimozione delle opere abusive riguardanti mensa, ambone e altare maggiore.
Il presbiterio necessità di una revisione degli spazi per migliorarne la fruibilità.
INTERVENTI REALIZZATI
Gli interventi sono stati finanziati dalla Parrocchia e progettati dall’arch. Claudio Zedda, a cui va la nostra gratitudine e riconoscenza come pure all’Impresa Edile di Enrico Cherchi di Marrubiu.
Considerata la disponibilità economica, i lavori sono stati:
- messa in sicurezza e restauro del campanile a vela;
- messa in sicurezza e restauro dell’architrave in c.a. del portale di ingresso;
- realizzazione e sistemazione di una nuova campana.
1. Messa in sicurezza e restauro del campanile a vela
Il campanile a vela presente al centro della facciata principale è realizzato con una struttura in blocchi di cls e c.a. Questo non presentava adeguate garanzie statiche in caso di installazione di una nuova campana bronzea, sostitutiva delle due pseudo campane in lamiera metallica oggi presenti.
Si rendeva quindi necessario consolidare la struttura attraverso la spicconatura del copriferro in distacco e il trattamento dei ferri di armatura, la ricostruzione geometrica con malte tixotropiche, eventuali iniezioni di boiacca consolidante per riempiere eventuali cavità interne, l’inserimento di armature integrative attraverso la realizzazione di fori e l’inghisaggio di barre di acciaio o fibra di vetro.
A seguito di questo consolidamento della struttura ed al ripristino delle finiture, è stata sistemata una nuova campana bronzea del diametro di circa 35 cm.
- Messa in sicurezza e restauro dell’architrave in c.a. del portale di ingresso
Il varco di ingresso alla chiesa di Santa Maria è caratterizzato da due stipiti in blocchi lapidei ben squadrati costituiti da elementi trachitici alternati ad un elemento intermedio in basalto locale. L’architrave superiore è invece realizzato in cemento armato, probabilmente questo elemento ha sostituito nel tempo un architrave in legno o un architrave lapideo tripartito danneggiatosi nel tempo.
L’intervento proposto consiste nella rimozione del copriferro in distacco, il trattamento delle barre di armatura e l’inserimento di un “guscio” lapideo avente spessore di pochi centimetri (atto a ricoprire la struttura in c.a. precedentemente risanata), che esteriormente presenti una finitura similare sia come colorazione che come lavorazione ai blocchi lapidei degli stipiti.
E’ desiderio di una buona parte della Comunità di Marrubiu, valorizzare questo sito che costituisce la ‘culla’ del paese di Marrubiu. A tal fine credo che la generosa donazione del Comitato di S. Mara di Zuradili – leva 1973, sia da considerarsi come stimolo a proseguire nella riqualificazione e valorizzazione dell’intera area di pertinenza della Parrocchia.
Questo intervento è il primo di una serie di interventi di riqualificazione, valorizzazione e custodia della chiesa, dell’alloggio attiguo e del sagrato di Santa Maria di Zuradili.
Nel prossimo mese di ottobre verrà presentato il progetto di massima con tutti gli interventi previsti dalla Parrocchia.