Immagini e testimonianza del campo estivo dei ragazzi

Le varie proposte estive della Parrocchia, per le diverse fasce dei gruppi di catechesi, si stanno rivelando una preziosa occasione di conoscenza e approfondimento della dimensione umana e spirituale dei ragazzi.

“A regola d’arte”, è il titolo del campo vacanza svoltosi a Sa Rocca Tunda, ha visto i ragazzi dei gruppi Davide e Andrea cimentarsi in un viaggio dentro le emozioni.

Attraverso varie attività laboratoriali e giochi vari, i ragazzi hanno potuto scoprire e vivere le loro emozioni, tutto guidato da alcuni brani della Parola di Dio, sulla quale hanno pregato e meditato.

L’ansia, la delusione, lo stupore, la gioia: queste emozioni sono state proposte con gli occhi del Vangelo e con gli occhi di vari artisti (Edvard Munch, Raffaelo Sanzio, Desiderio da Settignao, Caravaggio),  che nei secoli passati hanno provato a imprimerle sulle loro tele, sono state lo sfondo di questa esperienza che i ragazzi hanno vissuto pienamente in ogni proposta a loro rivolta, sapendosi mettere in gioco e riuscendo a cogliere il bello dello stare insieme.

Divisi per squadre hanno affrontato ogni giorno un’emozione diversa, e attraverso i giochi hanno saputo lavorare insieme e collaborare per portare a casa la vittoria. Sempre divisi per squadre avevano il compito di svolgere dei servizi come apparecchiare e sparecchiare, lavare i bagni e spazzare e hanno affrontato anche questo compito con responsabilità e impegno. Anche coloro che non avevano mai svolto queste mansioni prima d’ora hanno accolto la proposta, anche se con qualche difficoltà iniziale.

Ma la più bella opera d’arte, la più ricca di emozioni, è stata la condivisione finale. I ragazzi hanno espresso le loro emozioni sulla settimana trascorsa insieme. Solitamente a questa età è difficile esprimere con libertà e sincerità le proprie impressioni, invece loro hanno dimostrato ancora una volta la serietà con cui hanno vissuto questa esperienza raccontando senza ripetere cose già dette dai compagni, ma dando ognuno una propria lettura personale e unica. Imparare a contemplare la bellezza era infatti l’obiettivo del campo, e riuscire a coglierla in quanto appena vissuto è il risultato vincente.

Rientriamo in parrocchia con la certezza che se si ha il coraggio di investire energie e risorse per il bene dei ragazzi presto o tardi i frutti si vedono.

Ora attendiamo che anche i ragazzi più grandi, in procinto di partire a Lisbona per la Giornata Mondiale dei Giovani insieme al Papa, possano aprirsi con stupore e gratitudine alle opportunità di crescita che viene loro offerta, e raccoglierne nel tempo la ricchezza dei frutti.

Matteo, Ilenia e Andrea

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