Anche quest’anno ci viene offerta la possibilità di ‘ricominciare’ un nuovo tratto di strada. Un nuovo tratto di strada, non la stessa… se non altro perché noi siamo diversi dallo scorso anno. Tante cose sono cambiate e stanno cambiando velocemente attorno a noi.
Con sorprendente stupore, notiamo che strade lastricate si trasformano in terreni ospitali, come anche quelle che sembravano spianate si sono trasformate in strade accidentate e non più percorribili.
Nella vita le sorprese non finiscono mai e il cristiano non fugge dai problemi e dagli ostacoli, ma li affronta animato dalla speranza cristiana.
Un nuovo anno liturgico ci ricorda questo grande dono: prima di essere una indicazione di cose da fare o di modi di essere, è la novità stessa di Dio da accogliere. Dio o è sempre una novità o non è affatto! Infatti, il nuovo inizio, riprende il racconto della storia di questo dono, dalla venuta nella carne del Figlio, annunciata dalle Scritture, alla sua passione e croce, alla sua Pasqua di risurrezione, fino al dono dello Spirito che abita in noi e ci fa rivivere tutto questo, aprendo sentieri di inimmaginabile novità.
Tutto quello che, in questo nuovo anno, vivremo nella liturgia servirà a convogliare il nostro cammino verso Gesù, il Cristo! Le feste che vivremo, a partire dai tre appuntamenti, fortemente identitari per la nostra Comunità – Santa Maria di Zuradili, la Madonna del Rimedio e la solennità patronale della Vergine di Montserrat, Santa Mariedda), sono una strada sicura per arrivare alla meta.
È questo il senso di questo nuovo inizio. Ma abbiamo voglia di ricominciare?
Ciascuno può umilmente chiederlo alla sua profondità: ho ancora voglia di ricominciare? Rinunciare è il rischio di sempre, delle epoche troppo piene come di quelle troppo vuote. E noi ci troviamo in un’epoca di confine, tra l’una e l’altra, per un verso troppo pieni e per un altro, troppo vuoti. Ci viene chiesto il coraggio di realizzare ‘passaggi di vita’, passaggi forse pericolosi, ma necessari.
Il rischio che corriamo anche oggi è quello di non voler pensare, non voler sentire, dimenticare questo tempo il più in fretta possibile, come se non avesse nulla da rivelarci, dentro le fatiche che abbiamo vissuto, i limiti e le fratture che si sono evidenziate con la Pandemia.
Le proposte che anche la Parrocchia osa presentare non hanno nessuna pretesa, se non quella di offrire piccoli segnali indicatori per poter realizzare effettivi passaggi di vita. Solo in questo modo potremo apprezzare la bellezza del cammino compiuto e la grande opportunità dei ‘nuovi inizi’.
Don Alessandro
Proposte parrocchiali per risvegliare l’attesa
Catechesi. Calendari incontri per tutti i gruppi – I periodo ( Avvento/Natale)
Prepariamo il presepe nelle nostre case
Novena di Natale: spirito, anima, corpo e sensi per accogliere Gesù!