Alcuni giovani della nostra comunità, in gran parte appartenenti al gruppo che circa un mese fa ha ricevuto il sacramento della confermazione, si sono ritrovati insieme per fare sintesi del cammino fatto finora, in particolare condividendo le emozioni del giorno della cresima, e aprire un confronto sul percorso che la parrocchia ha pensato per loro.
Alcuni minuti prima delle 16 abbiamo raggiunto Oristano in treno, e ci siamo incamminati verso il salone della parrocchia di Sant’Efisio, ospiti della stessa Parrocchia.
Dopo la condivisione, molto libera e sincera, è arrivato il momento, che tutti hanno ammesso essere il più atteso, in cui don Alessandro ha presentato le proposte per la prima parte dell’anno. Non è stato presentato un calendario fitto di appuntamenti ma piuttosto delle opportunità per condividere momenti di crescita umana e spirituale nel contesto della comunità, in discontinuità con il percorso appena concluso di catechesi.
Primo impegno la partecipazione alla festa patronale della Vergine di Montserrat, conosciuta col titolo di ‘Santa Mariedda’, poi un coinvolgimento più diretto che li chiami ad assumersi responsabilità davanti a tutta la comunità parrocchiale in altre attività finalizzate alla coesione del gruppo e di servizio.
Il cammino di quest’anno intravede in lontananza, ad agosto, anche un’esperienza di Chiesa Universale con la Giornata Mondiale della Gioventù verso la quale i ragazzi si prepareranno e per il cui finanziamento dedicheranno molte loro forze.
Molto apprezzata anche la proposta di coinvolgerli direttamente, come gruppo parrocchiale, nell’organizzazione della Festa di Sant’Anna, patrona della borgata di Marrubiu nel mese di luglio del prossimo anno.
Alcuni di loro inizieranno, già da venerdì 11 novembre il corso di formazione per animatori, promosso dal Servizio della Pastorale Giovanile della nostra diocesi.
Prima di lasciare la parrocchia di Sant’Efisio ci siamo soffermati in chiesa per un momento di preghiera silenziosa, migliore sintesi possibile dell’incontro, durato quasi due ore, che tra l’entusiasmo di rivedersi e quello di riprendere a camminare insieme sono volate.
La serata è proseguita con una passeggiata per Oristano e culminata con l’appuntamento in pizzeria dove si è consumato il momento più alto di fraternità e condivisione. tra un sorriso, una pacca e un abbraccio e anche una fetta di pizza, si toccava la gioia e la “gioia piena” di vivere una vita di fede.
Raggiunta poi la stazione e preso il treno del ritorno tutti aspettano di vivere quanto è stato solo assaporato.
Matteo