Restauro del simulacro di S. Maria di Zuradili
Il restauro della Madonna di Santa Maria di Zuradili è iniziato con la disinfestazione della scultura in camera a gas con i vapori di permetrina, per un periodo di 30gg., per liberare il simulacro dai tarli. Sono infatti visibili dei fori di sfarfallamento recenti che fanno pensare ad un’ azione attiva di agenti xilofagi.
La scultura ad un primo esame visivo appare completamente ridipinta, con vernici acriliche recenti, sia la Madonna che il Gesù bambino. Si rileva che i visi di entrambi sono stati fortemente trasformati e deturpati circa 10 anni fa da persona non qualificata per l’esecuzione dei lavori . Il nostro timore è stato sin da subito che sia stata intaccata la struttura lignea e che sia stato modificato l’intaglio originale.
Sono stati eseguiti dei test di pulitura sulle policromie, per individuare i solventi più adatti a rimuovere gli strati di ridipinture non originali.
Con il diclorometano in gel lasciato agire per pochi minuti, sono state rimosse tutte le ridipinture presenti sulla base, sulla veste e sul mantello della Madonna.
Una volta rimosso lo strato superficiale risalente alla seconda metà del XX sec., è venuta in luce la policromia della base in finto marmorizzato dai toni azzurro e verde, la veste della Madonna appare rossa e il manto azzurro, i colori tipici dell’iconografia alla Madonna. I colori portati in luce potrebbero essere databili alla seconda metà dell’800. Effettuando un controllo accurato in prossimità delle zone lacunose, si sono evidenziate le tracce della cromia originale risalente al XVII sec. con policromie dorate in foglia oro.
La scultura nasceva come prezioso simulacro in “Estofado de oro” con il manto dal fondo dorato e decorazioni azzurre e dalla veste dorata e decorazioni rosse.
Probabilmente la scultura ha subito dei danni rilevanti a seguito a una o più cadute o ha subito un evento traumatico che ha danneggiato in modo irrimediabile il simulacro: mancano infatti le braccia originali della Madonna , le quali sono state sostituite con due braccia di pessima fattura, maldestramente scolpite e adattate alla scultura. Per poter adattare il braccio sinistro è stato abbassato il legno e rimodellata la parte anteriore della spalla sinistra ed è stato appiattito il seno.
La base è stata aggiunta nell’800 in occasione del restauro e del rifacimento delle policromie.
Al termine della fase di pulitura si è potuto riscontrare che la porzione più antica della scultura interessa la statua della Madonna a cui mancano gli avambracci e le mani e il bambino.
E’ molto probabile che le mani rifatte sono state aggiunte dopo l’intervento dell’800 e in quell’occasione sono state fatte ulteriori modifiche importanti.
Le mani sono state smontate con mezzi meccanici una volta rimosso lo stucco e la canapa che lo fissava alla parte superiore del braccio.
Sono stati eseguiti gli interventi di falegnameria sulla base, le parti staccate sono state incollate con la colla polivinilica 59 e sono state tenute da morsetti sino a completa asciugatura. Le parti mancanti della struttura lignea sono state ripristinate con la resina bi componente Balsite
Solo in un secondo momento sono stati eseguiti dei test di pulitura sul viso della Madonna
e del Bambino. Attraverso i quali abbiamo potuto rilevare che i visi sono stati fortemente modificati.
Con il diclorometano in gel lasciato agire per 30min, e ripetuta l’operazione sino a completa rimozione dello strato di materiale acrilico tenace, utilizzato per rimodellare il viso, abbiamo portato in luce ciò che rimane del modellato originale in legno.
Il legno è stato scavato, raspato e rimodellato, apportando delle modifiche importanti alla fisionomia originale: del naso rimane solo un moncherino, le labbra sono state appiattite, la parte inferiore del mento e del collo è stato levigato e assottigliato, le orecchie sono state mozzate.
La stessa sorte è toccata al bambino.
Appare completamente ridipinto e con i tratti del viso modificati.
E’ stata rimossa la ridipintura e lo stucco presente sul viso con il diclorometano in gel lasciato agire per circa 30 min e ripetuta l’operazione sino a completa rimozione dello stucco di natura acrilica. Il viso appare levigato e rimodellato , i bulbi oculari sono stati sostituiti con nuovi recenti.
La pulitura è proseguita sul corpo adottando la stessa metodologia, è stata portata in luce la cromia lacunosa ma originale che presenta una ridipinta superficiale, probabilmente anch’essa dell’800. Sul retro del bambino, rimosso il primo strato di vernice acrilica,si è evidenziato uno strato di stucco di natura acrilica. Una volta rimosso anche questo , abbiamo potuto appurare che sul lato destro del corpo del bambino è presente un taglio netto del legno.
Il bambino ha la parte superiore del braccio destro ricostruito con del legno chiaro ed è stato fissato con un chiodo in ferro alla spalla.
Il chiodo ormai arrugginito è stato rimosso e sostituito con una spina in legno ed è stato fissato al busto con la colla polivinilica 59.
Questo ritrovamento ci ha portato a credere che il bambino non era un elemento a se stante, ma era collegato alla Madonna, un corpo unico con la Madonna realizzato dallo stesso ceppo di legno, anche perché pure la Madonna presenta una mancanza di legno sullo stesso lato.( il braccio è stato raspato nella parte anteriore ed è stato sagomato lateralmente e sul retro.
Come a voler separare il braccio dal corpo della Madonna. Il Bambino una volta staccato è stato fissato alla mano con una vite filettata e bloccato con una farfallina.
Anche il seno della Madonna sembra essere stato raspato e abbassato., questo potrebbe essere vero per il seno destro ma il sinistro non c’è mai stato, poiché in quella posizione si trovava il braccio destro del bambino.
Pensiamo si tratti di un intervento successivo al rifacimento eseguito nell’800
Poiché sulla parte della spalla e del braccio sinistro della madonna è stato asportato il legno con tutta la cromia presente, una volta rimodellato, è stato ridipinto con una cromia blu scuro su un leggero strato di gesso particolarmente tenace che è stato rimosso meccanicamente con il bisturi.
A seguito del confronto con la D.L. si è stabilito che :
lo stato di conservazione precario e frammentario delle cromie originali non permetteva di riportarle in luce e riproporle integralmente, vista l’esiguità della cromia presente .
Si è optato per salvare la cromia risalente all’800 ( manto azzurro e veste rossa) coerente con la base.
Le braccia non originali sono state smontate e sono state ricostruite nuove mani in legno tenero( tiglio) ed è stato preso come riferimento un modello dell’epoca.
Le Mani sono state modellate in modo semplificato , sono state posizionate e fissate con un perno in legno e con la colla polivinilica 59 .
Le parti mancanti della struttura lignea sono state ricostruite per creare continuità, con la resina Balsite addizionata con polvere di legno e pigmenti.
I visi della Madonna e del Gesù bambino, attraverso le foto e le immagini recuperate che li rappresentano prima della deturpazione, sono state utili per la ricostruzione, con l’intento di recuperare la fisionomia il più possibile vicino all’originale.
Per nostra fortuna, sul viso della Madonna, anche se deturpato, abbiamo individuato delle parti originali che abbiamo potuto prendere come punti di riferimento per la ricostruzione del viso.
Ai due lati della radice del naso è presente una piccola porzione di preparazione con la cromia originale, le narici del naso, la fessura della bocca presenta ancora la preparazione con la cromia originale e parte di ridipintura sovrastante.
I lobi delle orecchie sino a metà orecchio sono originali.
Le lacune della preparazione pittorica della madonna e del bambino sono state reintegrate con il gesso di Bologna e la colla di coniglio in proporzione1:13, sono state levigate e isolate con la gommalacca.
L’argento presente sulla base e sui bordi del mantello, è stato ripristinato nelle parti mancanti, con foglie di argento vero steso a guazzo sul bolo Armeno.
La reintegrazione pittorica è stata eseguita con una base con i colori ad acquerello Winsor e Newton e la stesura finale con i colori a vernice per il restauro stesi a piccoli tratti con la tecnica della selezione cromatica.
Sulla mano sinistra della Madonna è stato praticato il foro con il trapano per fissare il bambino.
L’intervento si è concluso con una vernice protettiva finale con vernice Regal semimar nebulizzata.