“Volete andarvene anche voi?” Gv 6,54
Anche per il nuovo anno pastorale dovremo confrontarci con la crisi delle nostre parrocchie sempre più vuote e con una drastica diminuzione dei Collaboratori che, a vario titolo, offrono la loro generosa disponibilità nei diversi servizi e ministeri.
Chi ancora persevera nel servizio in Parrocchia si confronta con la crisi legata alla fatica di restare, a tanti livelli.
Provo a spiegarmi.
Di solito, quando siamo di fronte a qualche difficoltà, a qualche delusione, a qualche fatica, ci sono almeno due vie d’uscita: o stringere i denti e andare avanti, aumentando l’impegno e cercando nuove motivazioni che ci aiutino a rideciderci, oppure tirare i remi in barca e lasciare tutto, magari accampando qualche scusa più o meno valida.
In questo particolare periodo storico, un po’ tutti siamo davanti a questo bivio e ho come l’impressione – ma forse mi sbaglio – che un buon numero di persone scelgano la seconda strada, quella dell’andarsene: dal gruppo, dall’associazione, dalla partecipazione agli incontri, dalla messa, dalla parrocchia…
Certo, la scelta penso dipenda molto dalle motivazioni più o meno profonde della nostra fede, e la Pandemia, a questo proposito, ha messo in risalto la verità profonda del nostro cuore.
Una cosa è certa: meglio chiese semivuote dove si respira un clima di famiglia e di apertura verso tutti, piuttosto che chiese piene dove si rivendicano primogeniture e diritti.
Riflettiamo un attimo sulle parole di Gesù che abbiamo ascoltato nel vangelo a conclusione del discorso di domenica scorsa: “volete andarvene anche voi”?
Dopo le parole dure di Gesù, la folla ha smesso di seguirlo ed è tornata indietro.
Non c’è dubbio che parole come caritas, eucarestia, decoro e pulizia della chiesa, confraternita, cori parrocchiali, catechesi, incontri di formazione, visita e comunione agli infermi, prove dei canti, lectio divina, eucarestia, consiglio pastorale, amministrazione, e riconciliazione, siano “parole dure” che forse non stimolano più il nostro impegno ma, al contrario, fanno emergere la tentazione di mollare tutto e chiudere…e, in certi casi, è giusto così.
Certamente, le parole che suonano dure alle nostre orecchie molto spesso sono la manifestazione di un pericoloso equivoco di chi confonde il fine con i mezzi. Il fine è sempre Dio e il rinnovato tentativo di rifondare continuamente la nostra vita in Lui e i mezzi, possono cambiare o essere rimodulati.
Gli appuntamenti indicati di sotto, in previsione del nuovo Anno Pastorale, vorrebbero contrastare la tentazione dell’abbandono per riabbracciare in modo nuovo, grazie anche al Covid-19, la bellezza di vivere la fede non come pellegrini solitari o battitori liberi, ma come fratelli e sorelle continuamente in cammino.
SETTEMBRE
Mercoledì 1
Eucarestia al mattino (ore 08.30)
Giovedì 2
ore 21.00, Incontro con i cori parrocchiali (oratorio)
Venerdì 3
I venerdì, visita e comunione agli infermi.
ore 17.00: Incontro con i Ministri Straordinari della Comunione.
Parrocchia Sant’Anna: ore 18.30 eucarestia e adorazione comunitaria.
Domenica 5
ore 21.15 inizio del triduo in preparazione alla Festa della Madonna del Rimedio.
Adorazione eucaristica comunitaria.
Lunedì 6
Liturgia penitenziale comunitaria con il Rito per la riconciliazione di più penitenti con la Confessione e l’Assoluzione generale; (cfr. CCC 1483).
Martedì 7
Eucarestia con tutti gli ammalati. Amministrazione del sacramento dell’Unzione degli infermi
Mercoledì 8
Festa della Madonna del Rimedio (vedi programma).
Giovedì 9
Incontro con la Confraternita del Rosario.
Venerdì 10
Incontro con il Gruppo Catechistico.
Lunedì 13
Convocazione del Consiglio Affari Economici.
Venerdì 17
Incontro Gruppo Caritas
don Alessandro