Giovedì 12 gennaio 2023 alle 18.30, riprenderemo in Parrocchia gli incontri settimanali della preghiera del giovedì, caratterizzata dall’adorazione eucaristica e dalla Lectio Divina. Alle 16.00 sarà esposta l’eucarestia per la preghiera personale e per chi non potesse partecipare alla lectio.
Questo appuntamento settimanale, che abbiamo sospeso a motivo delle diverse celebrazioni natalizie, spero diventi per la Comunità un momento di ascolto e di sosta tra i molteplici impegni della settimana. L’ascolto è purtroppo una dimensione molto trascurata nella cura della nostra vita.
I prossimi incontri saranno guidati da:
- Giovedì 12 gennaio ore 18.30 don Alessandro
- Giovedì 19 gennaio ore 18.30__________________________
- Giovedì 26 gennaio ore 18.30 don Enrico Perlato
- Giovedì 9 febbraio ore 18.30 don Alessandro
- Giovedì 16 febbraio ore 18.30 don Marco Statzu
- Giovedì 23 febbraio ore 18.30 don Alessandro
- Giovedì 2 marzo ore 18.30 Michele Corona
- Giovedì 9 marzo ore 18.30 don Maurizio Spanu
- Giovedì 16 marzo ore 18.30 Mauro e Anna Paola
- Giovedì 23 marzo ore 18.30 Qurantore
- Giovedì 30 marzo ore 18.30 don Alessndro
- Giovedì 20 aprile ore 18.30 don Alejandro Garcia
- Giovedì 27 aprile ore 19.00__________________________
Nonostante nel nostro tempo ci sia un primato dell’occhio, della visione, dell’immagine, la Bibbia, ha sempre privilegiato l’udito rispetto alla vista. Dio incontra l’uomo, gli si manifesta specialmente attraverso la Parola.
Se Dio è l’Invisibile, l’uomo può udirne la Parola. La fede biblica è fondata sulla Rivelazione di Dio. Dice la Dei Verbum: “Questa Rivelazione avviene attraverso eventi e parole intimamente connessi” (DV, I). Dio interviene o agisce nella storia dell’uomo e spiega il senso del suo intervento. Dio parla all’uomo, lo chiama ad un rapporto di comunione, di vita con sé e per questo diviene di primaria importanza da parte nostra l’ascoltare. Quindi per la Bibbia, il vero credente è la persona che si apre all’ascolto, accoglie questa parola e poi risponde, c’è un coinvolgimento, risponde a questo invito. Paolo ai Romani dice che la fede nasce dall’ascolto (Rm 10). Nel Vangelo, la voce di Dio, che si fa udire alla Trasfigurazione di Gesù, comanda: Ascoltatelo! Perché la sua è Parola di Vita, Parola di Verità, Parola di Salvezza.
Quindi se la fede nasce dall’ascolto, il pericolo più grave per noi diventa il non ascoltare, il non avere come metodologia di vita cristiana l’ascolto. Ogni mattina la Liturgia delle Ore ci fa dire con il Salmo 94: “Ascoltate oggi la sua voce, non indurite il vostro cuore”.
La Parola ha una sua carica intrinseca, non ne facciamo una magia, ma ha una sua efficacia intrinseca:
- È Parola creatrice, da cui dipende la conservazione stessa del mondo, come dice il salmo 39.
- È Parola salvifica capace di risanare, rinnovare l’umanità: La tua parola Signore che tutto risana (Salmo 15).
- È Parola fedele, veritiera, perché Dio non può mutare: la tua Parola, Signore, è stabile come il cielo (Salmo 188).
- È Parola che è vicina: questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca, è nel tuo cuore (Dt.); fa da luce e guida nella tua vita: Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino.
Alcune disposizioni perché la parola possa risanarci, rinnovarci:
- Una prima disposizione è che l’ascolto non sia semplicemente esteriore, superficiale, ma anche interiore, profondo.
- Che l’ascolto non sia semplicemente teorico, mentale, intellettuale, ma anche pratico, si traduca nella vita, diventi testimonianza coerente.
- Che sia un ascolto non selettivo, non riduttivo della Parola, ma rispettoso della sua integrità, della sua purezza.
Come si impara ad ascoltare, che cosa favorisce e sviluppa una capacità di ascolto?
- Dovremmo riservare il primo posto al silenzio, alla concentrazione, a stare un po’ con se stessi. Penso che Dio faccia fatica a entrare nel nostro cuore nel frastuono; affaccendati e distratti come siamo, anche se sentiamo non ascoltiamo veramente!
- Ci si educa all’ascolto anche prendendo coscienza del bisogno che si ha di apprendere. Io ho bisogno di essere ammaestrato da Dio ogni giorno e chi crede di sapere non è aperto all’ascolto, e nemmeno al dialogo.
- Ci si educa ancora all’ascolto coltivando la purezza del cuore, cioè una libertà interiore. Quanti piccoli attaccamenti/condizionamenti abbiamo!
- Ci si educa all’ascolto attraverso un’umile pazienza. Dare spazio e tempo da innamorarti della Parola.