Martedì 28 maggio 2024 ad Oristano, l’arcivescovo padre Roberto, ammetterà tra i candidati al sacramento dell’ordine del diaconato e presbiterato, il seminarista Matteo Lutzu.
Matteo, dallo scorso anno svolge il suo servizio pastorale, nei fine settimana, nella nostra Parrocchia, e la sua presenza, generosa e discreta, è un dono per la Comunità.
Che cosa è il Rito di Ammissione al diaconato e presbiterato?
Nel percorso di formazione verso il sacramento dell’Ordine, dopo un periodo di “discernimento”, Matteo, davanti al proprio vescovo e a tutta e a tutta la comunità dei fedeli, manifesterà, pubblicamente, la sua libera disponibilità a donare la propria vita al Signore e alla Chiesa.
Non si tratta di una scelta definitiva verso il sacerdozio ministeriale ma certamente di un orientamento chiaro e di un riconoscimento, da parte del vescovo, nella vita di Matteo, di elementi vocazionali abbastanza chiari che la Chiesa.
Matteo sarà chiamato a pronunciare il suo eccomi, alla chiamata del Signore.
Dopo il Rito di Ammissione, il cammino di Matteo, verso il presbiterato, prosegue nello studio e nella cura della sua vita spirituale.
Le tappe successive dopo il Rito di ammissione, prevedono:
Lettorato: è il primo ministero istituito, che il vescovo conferisce alla fine del terzo anno. L’ufficio liturgico del lettore è la proclamazione delle letture nell’assemblea liturgica. Di conseguenza il lettore deve curare la preparazione dei fedeli alla comprensione della parola di Dio ed educare nella fede i fanciulli e gli adulti. Ministero perciò di annunciatore, di catechista, di educatore alla vita sacramentale, di evangelizzatore a chi non conosce o misconosce il Vangelo. Suo impegno, perché al ministero corrisponda un’effettiva idoneità e consapevolezza, deve essere quello di accogliere, conoscere, meditare testimoniare la parola di Dio che egli deve trasmettere.
Accolitato: è il secondo ministero istituito, che il vescovo conferisce alla fine del quarto anno. Compito dell’accolito è di aiutare il presbitero e il diacono nelle azioni liturgiche; di distribuire o di esporre, come ministro straordinario, l’Eucaristia. Di conseguenza, deve curare con impegno il servizio all’altare e farsi educatore di chiunque nella comunità presta il suo servizio alle azioni liturgiche. Il contatto che il suo ministero lo spinge ad avere con “i deboli e gli infermi” lo stimola a farsi strumento dell’amore di Cristo e della Chiesa nei loro confronti. Suo impegno sarà, quindi, quello di conoscere e penetrare lo spirito della liturgia e le norme che la regolano; di acquistare un profondo amore per il popolo di Dio e specialmente per i sofferenti.
Il lettorato e l’accolitato sono due ministeri laicali, non riservati quindi in modo esclusivo ai candidati agli ordini sacri.
Diaconato: è il primo grado del sacramento dell’ordine, il candidato attraverso l’ordinazione e l’imposizione delle mani da parte del vescovo, viene abilitato al servizio della carità. Il diacono è nella Chiesa l’immagine viva del Cristo che serve, del Cristo che per amore si china a lavare i piedi dei suoi discepoli, del Cristo che si fa carico delle sofferenze dei più deboli, del Cristo che proclama la parola del Regno di villaggio in villaggio, del Cristo che si fa vicino a chiunque è minacciato dalla tristezza e dall’angoscia, del Cristo che offre la sua stessa vita in sacrifico.
Presbiterato: è il secondo grado del sacramento dell’ordine, che imprime al candidato il “carattere ministeriale”. Attraverso l’ordinazione sacerdotale, per mezzo dell’imposizione delle mani del vescovo, il candidato è consacrato al Signore nel servizio del popolo santo di Dio e diventa collaboratore del Vescovo nella guida del Popolo di Dio.