Letture:
1 Re 8,22-23.27; 1 Cor 3,17
Gv 2,13-22
- la prima, che possiamo identificare geograficamente a Zuradili, con tutta la cornice storica e teologica che conosciamo e di cui ogni anno celebriamo, nella prima domenica di maggio;
- la seconda rinascita ci rimanda a quel passaggio di grazia, vissuto dai nostri avi da Zuradili a Marrubiu, e che trova nella nostra chiesa parrocchiale il suo punto di riferimento fortemente espressivo.
Celebriamo l’anniversario della Dedicazione della chiesa parrocchiale in onore della Vergine di Montserrat, e che ci ricorda il senso del nostro vivere da credenti: essere Tempio del Signore.
La Vergine Maria, che veneriamo col titolo di Santa Mariedda, è immagine di ciò che siamo chiamati ad essere.
Sarebbero sufficienti solo questi due elementi, oltre ai tanti che ci fornisce la storia, per riconoscere il collegamento tra la grande festa di Maggio, considerata la più grande festa che celebriamo nel corso dell’anno, e la solennità patronale che celebriamo il nove novembre, nel giorno stesso in cui la liturgia romana celebra l’anniversario della dedicazione della cattedrale di Roma. Una festa che esalta due luoghi differenti ma strettamente legati da un unico mistero di grazia, di cui Maria è stata e continua ad essere mediatrice.
Il riferimento a Maria, Madre del Signore è in stretta relazione con il Tempio. Nella liturgia infatti celebreremo con il formulario dell’anniversario della Dedicazione della Chiesa.
Il Vangelo del giorno della solennità, ci invita riflettere sul senso del vero “tempio” che siamo noi, e ad interrogarci, di anno in anno, sul nostro desiderio di vivere la comunione, non come impegno innanzitutto, ma come dono dello Spirito Santo che genera in mezzo a noi la presenza di Gesù vivo che ci edifica come vero Tempio di Dio.
Incarnandosi, diventando uomo, Gesù annulla la divisione fra sacro e profano, restituisce armonia, ricostruisce l’unione che era all’origine della Creazione. E allora a che ci servono le chiese fatte di pietra e mattoni? A ospitare “la” Chiesa fatta da persone, da credenti.
Benediciamo il Signore e ringraziamo si per il nostro tempo, ma ancora di più per il tempio vivo caratterizzato dal desiderio di vivere relazioni autentiche improntate da uno stile di accoglienza e prossimità.
Tutto ciò che soffoca la bellezza del vero Tempio, delle relazioni vere e autentiche della nostra fede, non ha diritto di cittadinanza nel nostro cuore e nella parrocchia. Le parole del Vangelo relative alla cacciata dai mercanti del tempio ce lo ricordano. Ma solo Gesù può portare a termine questo processo di purificazione profonda, che ci vede tutti coinvolti. Credo sia questo l’insegnamento per vivere la nostra festa: accogliere il mistero di un intervento purificatore di Dio che avviene anche attraverso gli avvenimenti che, se da una parte manifestano il limite della nostra fede, dall’altra rivelano il desiderio di Dio di confermarci, come Comunità, suo vero Tempio.
don Alessandro
orari delle celebrazioni
Venerdì 8:
ore 17.30 rosario
ore 18.00 primi vespri della solennità e offerta del cero da parte del Comitato.
Sabato 9:
ANNIVERSARIO DELLA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE DELLA VERGINE DI MONTSERRAT/SANTA MARIEDDA
ore 09.00: lodi mattutine
ore 10.30: S. Messa presieduta da don Alessandro
ore 17.45: processione (solo se il tempo lo permetterà)
ore 18.00: S. Messa solenne presieduta da p. Rolando Ceccarini, ofm conv.
ore 19.00: momento di fraternità offerto dal Comitato
Domenica 10: XXXII del Tempo Ordinario
ore 10.00 S. Messa di ringraziamento per tutta la Comunità
ore 11.30 funerale di Francesco Sechi